Itinerario Padova: visita della città con I-Padova

Dal carattere tipicamente europeo, Padova, è una città a piede d'uomo e al passo coi tempi. Quando si decide di trascorrerci un paio di giorni, le proposte di servizi per fruire al meglio delle attrazioni cittadine fanno davvero a gara. Il visitatore, se ben informato, quando giunge a Padova ha la possibilità di godersi a pieno questa splendida destinazione ricca di arte e cultura.

Padova, Prato della Valle
Prato della Valle

Padova, Capitale della Pittura Trecentesca, è conosciuta anche come la Città dei Tre "senza":

  • Il Santo senza nome, perché la devozione cittadina per Sant'Antonio e la sua Basilica è talmente radicata tanto da essere considerato "il Santo" per antonomasia.
  • Il Caffè senza porte, in quanto lo storico Caffè Pedrocchi un tempo era aperto ventiquattro ore al giorno.
  • Il prato senza erba, perché prima del recupero e della trasformazione in una delle piazze più belle d'Europa, questa era una zona paludosa.

L'itinerario che quest'oggi voglio proporvi sarà davvero interattivo e piacevole. Conosceremo nuovi modi e tecnologie per poter esser accompagnati seguendo un percorso di visita cittadino.



Primo passo : Procurarsi una PadovaCard


La si può acquistare online compilando un form e poi ritirarla fornendo il codice di prenotazione negli uffici  IAT (presso Stazione FS e Galleria Pedrocchi) e presso i Musei Civici Eremitani. Se l'acquisto online non vi convince l'acquisterete in loco, presso i punti vendita abilitati. Se siete soci del Touring Club Italiano la potete acquistare anche presso il negozio sito in Via San Francesco. E se alloggiate in qualche hotel o b&b convenzionato la potete acquistare anche li. 
Le soluzioni proposte:
PadovaCard con validità 48 ore spendendo € 16  e valida per 1 Adulto e 1 Ragazzo sotto i 14 anni.
PadovaCard con validità 72 ore spendendo € 21 e valida per 1 Adulto e 1 Ragazzo sotto i 14 anni.

Padova Card
Padova Card

I vantaggi e i servizi sono davvero moltissimi, prima di tutto i trasporti con i mezzi pubblici, tram e autobus, sono gratuiti. Accesso completamente gratuito alle principali attrazioni quali Cappella Scrovegni e complesso dei Musei Civici Eremitani, Palazzo Zuckermann, Palazzo della Ragione, Battistero di San Giovanni, Oratorio di San Michele, Loggia Odeo Cornaro, Orto Botanico e Caffè Pedrocchi. Ingresso ridotto per le restanti attrazioni. 
Attenzione! Per chi volesse prenotare la visita alla Cappella Scrovegni, in tal caso l'acquisto della Card è obbligatorio farlo direttamente dal sito.

Secondo passo: Procurarsi l' Audio-guida SoundTouring I-Padova


Ragazzi, niente di più facile, consiste in una serie di tracce audio registrate in formato digitale e scaricabili gratuitamente online sul proprio smartphone, tablet o mp3 player ecc.
SoundTouring è un racconto recitato, accompagnato da musiche originali ed installazioni sonore in grado di rendere il percorso un'esperienza particolarmente coinvolgente per il visitatore. Questo strumento è utilissimo e rende quanto più possibile, semplice e divertente l'esperienza di viaggio e di visita della città. 

Le tracce vengono scaricate insieme alle mappe di riferimento dei singoli percorsi, in tutto ce ne sono quattro più uno da percorrere in bicicletta. Se non si dispone di alcun dispositivo, il turista può facilmente utilizzare degli mp3 pre-caricati con i percorsi messi a disposizione gratuitamente dagli uffici informazioni turistiche della città. Tutti i percorsi sono scaricabili dal sito di Turismo Padova, dal sito del Comune di Padova e dal sito SoundTouring.


Ebbene sì, il tour che vi propongo sarà dunque "A spasso con il SoundTouring", ma non vi preoccupate, le attrazioni principali da non perdere assolutamente sono descritte nel paragrafo seguente. 


Acquistando la PadovaCard da 48 ore, si potranno seguire i quattro percorsi cittadini in completa autonomia e tranquillità. Quella da 72 ore è invece consigliata per chi al proprio itinerario vuole aggiungere escursioni e gite fuori porta presso i caratteristici borghi medievali poco distanti dalla città e immersi nel verde dei Colli Euganei o lungo il fiume Brenta. 

Per un Soggiorno piacevole, mi sento di consigliarvi l' Hotel M14 e l' Art Hotel Al Fagiano entrambi in posizione centrale e facilmente raggiungibili dalla Stazione ferroviaria con tram e autobus. 

Detto questo, possiamo partire con il nostro tour.

Itinerario Padova - Cappella Scrovegni, Eremitani, Borgo Altinate, Caffè Pedrocchi, Palazzo della Ragione e le sue Piazze


Giorno 1 - Mappa 


Mattina: Percorso 1 - Giardini dell'Arena Romana e Borgo Altinate



Attrazioni principali


Cappella Scrovegni


Edificata per volere del ricco banchiere padovano Enrico Scrovegni tra il 1303 e il 1305 presenta uno dei più importanti cicli d'affresco del grande Maestro Giotto. Noterete nell'architettura asimmetrica la presenza di sole sei finestre lungo il lato destro, dovete infatti immaginare che la struttura della Cappella, un tempo, poggiava su altri edifici costituendo in questo modo il Palazzo della Famiglia Scrovegni.

Cappella Scrovegni

Il ciclo d'affreschi inizia dall'arcone trionfale, con Dio Padre dipinto su tavola lignea nell'atto di mandare due angeli ad annunciare la nascita sia di Cristo che della Madonna. Proseguendo la lettura verso destra nell'ordine del primo registro troviamo in dodici riquadri le Storie di Gioacchino ed Anna. Il secondo registro presenta, invece, le storie di Cristo dall'Annunciazione al Tradimento di Giuda. Anche nel terzo registro è raccontata la storia di Gesù, e sempre partendo dal lato destro troviamo dipinte le storie che vanno dall'Ultima Cena alla Discesa dello Spirito Santo. Scendendo con lo sguardo, nello zoccolo di finto marmorino sono affrescati i setti vizi e le sette virtù. Nella contro-facciata si staglia l'immenso Giudizio Universale con Cristo seduto, posto in mandorla e circondato da schiere di angeli.

Giudizio Universale
Giudizio Universale

Chiesa degli Eremitani


Costruita tra il 1276 e il 1306 come sede dell'ordine agostiniano degli Eremitani, dopo il bombardamento del '44 venne fedelmente ricostruita. Percorrendo la navata singola scandita da contrafforti e affiancata da alcune cappelle signorili, il visitatore giunge al presbiterio, caratterizzato da tre strette absidi con archi trionfali, in quella centrale sul lato sinistro, si possono ammirare le pitture del Guariento raffiguranti le Storie di San Filippo e Sant'Agostino. Sul braccio del transetto si apre la Cappella Ovetari con l'affresco purtroppo rovinato del Mantegna.

Interno Chiesa degli Eremitani
Interno Chiesa degli Eremitani

Chiesa di Santa Sofia


Restaurata nel 2011, questa è una delle chiese più antiche della città. La sua costruzione la si fa risalire all'epoca romanica. Sorta sulle rovine di un probabile tempio pagano, nel corso dei secoli venne più volte rimaneggiata per di più frettolosamente e in malo modo utilizzando materiali di recupero, ma forse è proprio questo a renderla così particolare e affascinante senza sfarzo. La facciata appare inclinata a causa dei cedimenti delle fondamenta nella prima costruzione. Lo stile predominante è quello romanico-gotico, il soffitto è coperto da volte a crociera e l'arredo è essenziale se non scarso. Le tre navate della chiesa sono separate da colonne bizantine ognuna differente dall'altra.

Chiesa di Santa Sofia
Chiesa di Santa Sofia

Caffè Pedrocchi


Il Caffè senza Porte, voluto da Antonio Pedrocchi e costruito nel 1831 dall'architetto e amico Giuseppe Jappelli, vide seduti ai suoi tavoli numerosi personaggi illustri come Ippolito Nievo, Arnaldo Fusinato, Gabriele D'Annunzio, Eleonora Duse, Filippo Tommaso Marinetti, Stendhal. Nel 1848 fu teatro dei moti risorgimentali studenteschi contro il dominio austriaco. Al piano nobile, lo stabilimento ospita il Museo del Risorgimento e dell'Età Contemporanea. Tra gli studenti padovani, vige la superstizione di non mettervi piede prima della laurea, pena il mancato conseguimento della laurea stessa.

2009-July-09-Padua-24
Caffè Pedrocchi

Terminato il primo percorso, consiglio una sosta. Se, come me, amate i panini andate Dalla Zita in via Gorizia 12, buoni ed economici o se avete voglia di tramezzini, i migliori li trovate al Bar dei Osei in Piazza dei Frutti 1. Riposati e rifocillati riprendiamo il tour patavino seguendo e ascoltando il Percorso 2.


Pomeriggio: Percorso 2 - Palazzo della Ragione e le sue Piazze


Attrazioni principali


Palazzo della Ragione


Costruito in epoca comunale, il palazzo dalla forma irregolare, è posto in posizione dominate tra la Piazza dei Frutti e quella delle Erbe. Accendendovi dalla Scala delle Erbe, si presenta a noi oggi come un grande spazio aperto ed è per questo che viene chiamato "Salone". Il soffitto è a carena di nave rovesciata e fino al 1798 era la sede dei tribunali cittadini. Nel 1420, un disastroso incendio rovinò il lavoro di decorazione compiuto dal Maestro Giotto, quello che possiamo ammirare oggi è il ciclo d'affreschi a soggetto astrologico basato sugli studi di Pietro d'Abano. Ad essere conservati nel grande salone vi sono anche il gigantesco cavallo ligneo opera di Annibale Capodilista e la pietra del Vituperio, utilizzata in epoche remote per punire i debitori insolventi. Negli ultimi anni, questo grande spazio viene frequentemente adibito e allestito per mostre d'arte ed incontri culturali. 

palazzo della ragione
Palazzo della Ragione

Piazza Frutti e Piazza Erbe


In queste due piazze dalla forma longitudinale dalla fine del XII secolo sino ad oggi, si riunisce il mercato cittadino. Piazza dei Frutti chiamata in passato del Peronio per la colonna con capitello che vi è posta a metà piazza, il termine deriva dal latino perones per le calzature in cuoio che vi venivano vendute. Qui, vi si trovavano le bancarelle della verdura, del pesce, della selvaggina, ma anche di uova e pollame. Notate i nomi delle due scale dalle quali si accede al Palazzo della Ragione, queste hanno preso il nome dalle merci che li vicino si vendevano, Erbe e Osei.

Piazza dei Frutti

Piazza delle Erbe e la sua fontana barocca eretta nel 1930, si riempe ogni mattina di bancarelle di frutta e verdura. Questa piazza era anticamente chiamata della Biada e del Vino per il commercio che ivi avveniva. Fino a qualche anno fa, il mercoledì sera costituiva il ritrovo tra gli studenti universitari per il rito dello spritz, nelle tiepide serate autunnali e primaverili era davvero uno spettacolo vedere la piazza così gremita di giovani.

Palazzo della Ragione et fontaine de Tullio Paoletti
Piazza delle Erbe

Piazza dei Signori 


Il fascino di questa piazza non ha nulla da invidiare alle due precedenti. Tra le tre, dal mio punto di vista, è la più romantica e viva. Verso il calar del sole, il piazzale si riempie di tavolini e nelle calde giornate estive si affolla improvvisamente, per l'immancabile aperitivo. E' chiamata dei Signori, perché qui sorgeva la vicina Reggia dei Carraresi, Signori di Padova dal 1318 al 1405. A dominare la piazza, vi troviamo la Torre con il suo Orologio astronomico, ricostruito dopo la sua distruzione seguendo il progetto originario del 1344 di Jacopo Dondi. Se guardate bene, noterete che manca il segno della bilancia, una leggenda popolare narra che il costruttore per ripicca, dovuto all'irrisorio pagamento per il lavoro compiuto, avesse deciso di toglierlo dall'orologio e di posizionarlo nella piazza.

Piazza dei Signori

Torre dell'Orologio


Le visite alla Torre, sono gratuite e sono organizzate dai volontari di Legambiente Salvalarte. I giorni di visita sono il mercoledì (per i gruppi), venerdì e sabato, dalle 10.00 alle 11.30. Per l'accesso, le prenotazioni e il ritiro dei biglietti bisogna recarsi in Piazza Capitaniato 19. Per avere maggiori informazioni qui.


La giornata è termina e metà del nostro tour con I-Padova è stato portato a termine. Se mi permette, per la serata avrei da consigliarvi un paio di posticini molto carini dove cenare. Ecco gli indirizzi:

Enoteca dei Tadi, in via dei Tadi 16, potrete gustare dell'ottimo vino e dei piatti incredibili, le Lasagnette sono il loro piatto forte, davvero buonissime!
Ristorante Pizzeria Pago Pago, in via Galileo Galilei 59, direttamente dalla tradizione napoletana qui la pizza è proprio quella della Regina. Fidatevi, è la migliore di Padova!
Ristorante Al Bersagliere, in via Donatello 6, situato a pochi passi da Prato della Valle e nelle vicinanze della Basilica del Santo, questo ristorante offre ottimi piatti dalla tradizione veneta, da non perdere i "Bigoi al sugo d'Anatra" e il "Filetto di manzo ai tre pepi".



Itinerario Padova - Ghetto, Duomo e Battistero, Loggia Carrarese, Prato della Valle, Basilica Santa Giustina, Basilica del Santo


Giorno 2 - Mappa


Mattina: Percorso 3 - Il Ghetto ebraico e la Zona del Duomo


Il percorso inizia da Palazzo Scarpari in Via 8 Febbraio, difronte al Palazzo del Bo, oggi, sede della Facoltà di Giurisprudenza, per poi proseguire lungo le strette vie di quello che un tempo era il Ghetto ebraico, fino a giungere in Piazza del Duomo per ammirare il suo splendido Battistero.

Attrazioni principali


Battistero di San Giovanni


Il Battistero del Duomo conserva uno dei più importanti cicli pittorici di Giusto de Menabuoi risalenti al XIV secolo. L'incarico venne commissionato al pittore fiorentino da Fina Buzzaccarini, moglie di Francesco Il Vecchio da Carrara, per essere qui sepolta accanto al marito. Gli affreschi all'interno della cupola rappresentano il Paradiso con la figura del Padre Creatore e della Madre di Dio, questi a loro volta sono circondati da una rosa di schiere angeliche con patriarchi, profeti, santi e sante. Le decorazioni del tamburo riportano invece la "Creazione del mondo" e storie tratte dall'Antico Testamento. Nei pennacchi del battistero, troviamo i quattro evangelisti con a fianco di ognuno due profeti e il proprio simbolo tetramorfo.

Duomo e Battistero

Scendendo ancora con lo sguardo, ci volgiamo verso la parete sud dove sono dipinte le "Storie del Battista", sulla parete ovest troviamo le "Storie di Maria", proseguiamo la lettura verso la parete nord con le "Storie di Cristo", infine sulla parete est abbiamo le scene della Creazione, Redenzione e dell'Apocalisse. Nella zona absidale, nella cupola e nelle lunette, vi sono dipinte le scene dell'Apocalisse, cioè della rivelazione che Gesù Cristo fa a San Giovanni in forma di visione. Infine, in basso, sopra l'altare, vi trova posto il magnifico polittico con al centro una splendida Madonna in trono con Bambino, anche questa opera del Menabuoi.

Storie di Maria

Palazzo Liviano e Sala dei Giganti


Il palazzo, chiamato in onore di Tito Livio è sede del Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Padova. La sua costruzione venne affidata, attraverso un bando di gara, nel 1934 all'architetto e designer milanese Giò Ponti, che ne progettò sia la struttura che gli elementi d'arredo come banchi, panche e cattedre. Nell'atrio, le pareti sono dipinte da Massimo Campigli e raffigurano la continuità del mondo antico nel moderno; la grande statua posta sulla destra è dello sculture Arturo Martini e raffigura lo scrittore latino Tito Livio. Il palazzo, all'ultimo piano, ospita il Museo di Scienze Archeologiche e d'Arte con una vasta raccolta di reperti greci, etruschi e romani che è possibile visitare previa prenotazione.

Atrio di Palazzo Liviano

Collegata al Palazzo, la Sala dei Giganti, alla quale vi si accede dallo scalone in corte Arco Vallaresso, presenta sulle sue pareti dipinti di eroi e grandi personaggi dell'antichità. All'epoca dei Carraresi, era chiamata anche Sala degli Eroi e fungeva da sala di rappresentanza. L'originale ciclo d'affreschi fu realizzato dai Maestri Altichiero da Zevio e Jacopo Avanzi, ed era basato sugli scritti del Petrarca, grande amico di Francesco I da Carrara e ospite di corte. Il salone andato in parte distrutto da un incendio, presenta oggi dipinti di inizi Cinquecento, mantenendo sempre lo stesso significato iconografico. Tutt'oggi in questa sala vi si tengono importanti convegni e concerti. Ogni Sabato mattina alle 10.30 a alle 11.30 è possibile visitare la sala, il costo del biglietto è di € 3,50 (intero) € 2,00 (studenti e gruppi).

Sala dei Giganti
Sala dei Giganti

Reggia Carrarese e Loggiato


L'antica Reggia fatta erigere da Ubertino da Carrara nel 1338, era da definirsi come un'autentica isola nel cuore della città con tanto di mura difensive e camminamenti. Ubertino, vi fece inoltre costruire un corridoio pensile, detto "Traghetto" che conduceva al Castello, l'attuale Specola (oggi sede dell'Osservatorio Astronomico), ed utilizzato per provvedere all'ordine pubblico o come efficacie ed immediata via di fuga dalla città. Questa struttura insieme a molte altre parti della reggia vennero distrutte nel 1777 perché considerate "fatiscenti" e oggi lasciano spazio a nuovi edifici ed abitazioni.

Loggia dell'Accademia

Il Loggiato, in via Accademia è ciò che rimane dell'antica Reggia, oggi è sede dell'Accademia dei Ricovrati ora Accademia Galileiana di Scienze, Lettere ed Arti fondata nel 1599 da uomini letterati e di cultura come l'illustre Galileo Galileo. Il doppio loggiato, che ancora oggi possiamo ammirare era un tempo destinato alla abitazioni dei Principi. Dopo la morte di Ubertino, il suo successore Jacopo, sentì l'esigenza di costruire una cappella, e quindi parte del loggia "esterna" ad ovest venne chiusa e affidò al Guariento, il compito di affrescare la cappella di palazzo con scene dell'Antico Testamento.

Loggia carrarese
Loggia Carrarese

Visitare la Loggia dell'Accademia oggi è possibile grazie all'impegno del volontari di Legambiente Salvalarte che nelle giornate di mercoledì, venerdì e sabato, organizzano visite guidate, completamente gratuite, tra le 10.00 e le 12.30.


Terminato il terzo percorso, vi consiglio una sosta. Potrete trovare ristoro in uno dei tanti Cafè e Osterie all'interno del Ghetto oppure se volete passeggiare lungo i negozi di via Roma, al civico 69, c'è l' Otivm, un ottimo Lunch Cafè, con diverse proposte culinarie.

Pomeriggio: Percorso 4 - Prato della Valle e Sant'Antonio


Nel pomeriggio il tour riprende, dalla fine di via Roma, sul Ponte delle Torricelle, che si affaccia lungo il naviglio, e che racchiude uno degli scorci più romantici della città. L'ultima parte di itinerario vi porterà alla scoperta della Cittadella Antoniana, area compresa tra la Basilica del Santo e Prato della Valle e zona tra le più belle della città.


Attrazioni principali


Prato della Valle


La scenografica piazza è per estensione una delle più grandi d'Europa. Prima del Settecento, dovete immaginarvela come una zona paludosa e malsana a causa dell'avvallamento delle acque che vi confluivano. Il progetto di recupero e di bonifica dell'intera area fu possibile grazie all'intervento nel 1775 del procuratore veneziano Andrea Memmo e dell' Abate Domenico Cerato, professore di architettura dell'Università di Padova e progettista di opere pubbliche. Con la costruzione di un canale sotterraneo nel quale far defluire le acque stagnati, si realizzò la splendida piazza monumentale che oggi potete ammirare.

Prato della Valle, Padova
Prato della Valle

Il progetto era quello di destinare l'area ad un nuovo centro commerciale e di svago cittadino, per poter ospitare fiere e manifestazioni. I quattro ponti collegano la piazza all'Isola Memmia dal nome del suo costruttore, ricca di alberi e panchine dalle quali è possibile scorgere in lontananza gli splendidi edifici e palazzi come la Loggia Amulea e Palazzo Angeli. Le statue che ivi troneggiano raffigurano personaggi illustri e cari alla città, come Galileo Galilei, Antenore, Torquato Tasso, Antonio Canova, Andrea Mantegna, Ludovico Ariosto, Francesco Petrarca e molti altri, in tutto sono 78 statue.


Ogni Sabato qui si tiene il mercato tradizionale molto frequentato da padovani e turisti, e ogni terza Domenica del mese si trovano esposti oggetti d'antiquariato.

Museo del Precinema


Presso Palazzo Angeli, in Prato della Valle si trova il Museo del Precinema. Il museo con la collezione Minici Zotti, racconta la storia del precinema, dall'epoca vittoriana fino all'avvento del cinema dei Fratelli Lumiere. Avrete modo di scoprire e conoscere gli strumenti che permettevano alle immagini di muoversi. Illusioni ottiche e lanterne magiche, sono davvero il fiore all'occhiello di questo museo delle meraviglie. La visita è consigliatissima.
Aperto tutti i giorni escluso il martedì dalle 10.00 alle 16.00.
Il biglietto d'ingresso: Intero € 5,00   Ridotto € 3,00 (per possessori di PadovaCard)


Museo del Precinema

Basilica di Santa Giustina


L'attuale complesso realizzato tra il 1532 e il 1579, sorge sulle fondamenta del più antico luogo di culto della città. Il suo aspetto, anche se in parte incompleto nella facciata, è davvero imponente, pensate che ci vollero ben 85 anni per arrivare a ricoprirne il tetto e le sue otto cupole donano armonia all'intero complesso.

Basilica di Santa Giustina
Basilica Santa Giustina

La chiesa a croce latina, al suo interno è suddivisa in tre ampie e luminose navate, nei transetti e nelle cappelle sono custodite le reliquie e cimeli dei santi padovani, come Santa Giustina, San Prosdocimo, San Massimo e San Luca. Le decorazioni delle pareti ricalcano diversi stili, troviamo mosaici, affreschi e tavole lignee di cospicua bellezza. Da notare, nella zona absidale, la pala d'altare raffigurante il "Martirio di Santa Giustina", opera del Veronese.

interno basilica di santa giustina
Interno - Basilica di Santa Giustina

Basilica del Santo


Costruita tra il 1232 e il 1310 circa, per venerare il culto di Sant'Antonio, morto un anno prima, presenta nella sua architettura un intreccio di stile romanico, gotico e bizantino. Intorno al 1263 il progetto della basilica fu revisionato, perché i fedeli e i pellegrini volevano le spoglie del Santo esposte in mezzo alla navata. Vennero perciò costruite tre navate, un doppio transetto e un deambulatorio con cappelle radiali. La reliquia del Santo è custodita nella Cappella dell'Arca del Santo e insieme alle reliquie del santuario, raggruppa ogni giorno intorno a se centinaia di visitatori provenienti da tutto il mondo.

Basilica del Santo

L'altare maggiore, con formelle bronzee preziosissime, fu costruito da Donatello tra il 1443 e il 1450, ma rimaneggiato successivamente dagli interventi di Camillo Boito verso fine Ottocento. Sempre del grande Donatello è anche, la statua equestre del Gattamelata nella piazza antistante. Le cappelle lungo le navate laterali, sono tutte dedicate a illustri guerrieri, prelati, medici e letterati. La Cappella di San Felice o San Giacomo, ad esempio, venne realizzata nel 1372 dal capitano dei carraresi Bonifacio Lupi e affrescata con la leggenda di San Giacomo, da Altichiero da Zevio e Jacopo Avanzi. Altra cappella di particolare importanza è quella del Beato Luca Belludi, eretta nel 1382 e decorata dal ciclo di affreschi con le storie dei Santi Filippo e Giacomo di Giusto de' Menabuoi.

chiostro del noviziato
Chiostro del Noviziato

Oratorio di San Giorgio e Scoletta del Santo


Nella Piazza del Santo, si distinguono altri due edifici di straordinaria bellezza, l' Oratorio di San Giorgio e la Scoletta del Santo. L'oratorio, edificato da Raimondino Lupi di Soragna, al suo interno, presenta uno dei più importanti cicli d'affreschi commissionati ad Altichiero da Zevio. Nell'oratorio, l'ideologia "guerresca" viene continuamente ribadita, i Santi raffigurati, raccontano le storie delle loro gesta e vi troviamo le storie di San Giorgio e delle eroine della fede Caterina d'Alessandria e Santa Lucia.
Oratorio San Giorgio
Oratorio San Giorgio e Scoletta del Santo

Presso la Scoletta e la Sala Priorale sono custoditi alcuni capolavori, come l'affresco della "Madonna con Bambino con i Santi Biagio e Girolamo" del Padovanino e i primi dipinti del giovane Tiziano Vecellio. Per accedere ai luoghi, viene proposto un biglietto singolo € 3,00 ed uno cumulativo per entrambi i siti € 5,00.


Il Tour della Città di Padova finisce qui, se siete stanchi e volete concedervi un dolce sfizio, poco distante dalla Basilica, passeggiando sotto i portici, in via Cesarotti, troverete la Gelateria Friso, una delle più buone della città. Provare per credere!



Curiosità


Avete fatto caso, passeggiando, agli innumerevoli graffiti che ritraggono una figura nera un po' cappellaio matto e un po' vagabondo, intenta a compiere dalle più naturali alle più svariate azioni? Sono le opere dello street artist più famoso e misterioso di Padova, Kenny Random. Mi piace pensare alla figura di un mago che gioca con arcobaleni, farfalle dai colori vivaci e gatti neri. La città gli accetta, gli addotta e li considera come elemento di modernità, pensate che in alcuni casi si è deciso di preservarli durante i lavori di ristrutturazione degli edifici coinvolti.



Ed ora non resta che salutarci.
Alla prossima avventura,
Ciao!



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