Milano Mostre: Warhol a Palazzo Reale
Da Ottobre 2013 e fino al 9 Marzo 2014
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| Locandina |
Info e Costi
Ingresso Visitatori:
Intero € 11,00
Ridotto* € 9,50
Ridotto Speciale** € 5,50
* Valido per i visitatori di età compresa tra i 6 e i 25 anni, over 65, portatori di handicap, tesserati Touring Club e Fai, possessori biglietti aderenti all'iniziativa Lunedì Musei, insegnanti, dipendenti Trenord con badge, abbonati annuali e possessori biglietti di Trenord, e soci Coop con tessera.
** Valido per i visitatori dipendenti del Gruppo 24Ore, Volontari servizio civile, dipendenti con badge e abbonati annuali trasporti ATM previa presentazione del tesserino.
Biglietto Famiglia (1 o 2 adulti con bambini dai 6 ai 14 anni):
Adulto € 9,50 Bambino € 5,50
Hanno diritto a gratuità: bambini fino ai 6 anni, accompagnatore disabile, dipendenti della Soprintendenza ai Beni Architettonici di Milano, giornalisti tesserati ODG, tesserati ICOM e guide turistiche con tesserino d'abilitazione.
L'audio-guida è inclusa nel costo del biglietto sia ridotto che intero ed è un ottimo strumento per seguire al meglio il percorso delle opere esposte soprattutto soffermandosi sulle principali.
Inoltre se si ha intenzione di visitare un'altra mostra in corso, conviene conservare il biglietto e presentarlo alla biglietteria per poter accedere a prezzo ridotto all'esposizione successiva, da effettuarsi il giorno stesso o nel giorno che deciderete voi.
Per avere ulteriori informazioni cliccate qui.
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| Elvis Presley Triple Canvas |
Ma chi è veramente Andy Warhol?
Se vi dicessi che era figlio di immigrati, che frequentava assiduamente la chiesa di rito greco di New York e che faceva volontariato alla mensa dei senzatetto di Heavenly Rest, sicuramente non riuscireste mai ad associare la figura eclettica e sfacciata dell'artista che tutti conoscono. Eppure tutte queste informazioni sono vere. Fanno parte, anzi, di una biografia segreta che lo stesso Warhol ha tenuto con significativo pudore in ombra, lontana dai riflettori che perennemente scandivano i tempi della sua vita e che sempre più cercavano di scavarne in fondo ad essa.
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| Andy Warhol |
Gli studi effettuati sulle opere e sulla vita di quest'artista hanno permesso di unire alla sua figura dei tasselli nuovi e la Mostra Warhol a Palazzo Reale, a mio parere, vuole condividere con i suoi visitatori proprio questo. Una delle percezioni che ho avuto durante questa visita è stata quella di riscoprire un Warhol inedito e segreto, per certi versi quasi umano.
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| Green Coca Cola bottles |
Non vi voglio svelare troppo a proposito dei capolavori che troverete esposti, quindi mi limiterò a darvi alcune informazioni per riflettere sulla figura di questo artista, fornendovi quanto basta per entrare nell'ottica di questa mostra e apprezzare al meglio le opere.
Nato a Pittsburg-Pennsylvania, Andy Warhol (1928-1987), è sicuramente uno degli artisti più influenti del XX secolo, in quanto viene considerato uno dei massimi esponenti della Pop Art, movimento artistico nato agli inizi degli anni Sessanta. Già durante gli studi, Warhol mostrò subito uno spiccato talento artistico e dopo la laurea in Fine Arts in Pictorial Design si trasferì a New York dove gli si presentarono molteplici possibilità. Lavorando a riviste come "Vogue" e "Glamour" riuscì ben presto ad affermarsi nel mondo della pubblicità, dei mass-media e in quello delle celebrities.
Intorno agli anni Sessanta inizia a realizzare i primi dipinti che si rifanno a fumetti e immagini pubblicitarie. In queste opere troviamo ritratti di personaggi famosi e le prime bottigliette di Coca Cola. Successivamente adotta la tecnica della serigrafia permettendogli di riprodurre serialmente i simboli quotidiani dell'immaginario comune come icone simbolo dell'epoca in cui vive. Warhol passa quindi dai ritratti in serie dei divi di Hollywood, alle variazioni sul tema che vedono protagonisti cibi e bevande di consumo, alle sequenze dei Disasters rappresentando incidenti stradali e sedie elettriche, alle repliche di fiori dai vividi colori antinaturalistici.
Andy Warhol, artista a 360° nella sua vita non si occupò solo di pitture serigrafiche, era anche impegnato con il cinema come regista e attore, come editor musicale e produttore, organizzatore di serate e show musicali. Un altro aspetto di Warhol, da tenere ben presente, è la sua capacità di costruire rapporti sociali, di offrire occasioni ad un'infinità di persone e di accettare i rischi di esposizione a persone spesso non del tutto equilibrate.
La Factory, così aveva chiamato il suo grande studio, era una specie di centro sociale dei giorni nostri, dove si poteva trovare chiunque a qualunque ora, dove non c'erano chiavi e preclusioni per nessuno. Ed è proprio qui che il 3 Giugno 1968 venne ferito gravemente da due spari all'addome per mano di Valerie Solanas, una radicale femminista con problemi di schizofrenia. Andy, dopo mesi d'ospedale, tornò ad affrontare la vita e la sua arte profondamente cambiato, l'accaduto lo aveva particolarmente turbato nel profondo e la paura divenne una costante di vita.
La sua anima di spense improvvisamente il 22 Febbraio 1987, sorprendendo e sconvolgendo il mondo intero, in quanto perse la vita sotto i ferri in una banale operazione alla cistifellea. Con tutta probabilità, Warhol è da ricordare come il profeta che predisse la società assatanata e cannibale della comunicazione e del consumismo nella quale viviamo oggi e della quale non possiamo fare a meno.
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| Flowers |
Cenni Storici
Nato a Pittsburg-Pennsylvania, Andy Warhol (1928-1987), è sicuramente uno degli artisti più influenti del XX secolo, in quanto viene considerato uno dei massimi esponenti della Pop Art, movimento artistico nato agli inizi degli anni Sessanta. Già durante gli studi, Warhol mostrò subito uno spiccato talento artistico e dopo la laurea in Fine Arts in Pictorial Design si trasferì a New York dove gli si presentarono molteplici possibilità. Lavorando a riviste come "Vogue" e "Glamour" riuscì ben presto ad affermarsi nel mondo della pubblicità, dei mass-media e in quello delle celebrities.
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| Self portrait |
Intorno agli anni Sessanta inizia a realizzare i primi dipinti che si rifanno a fumetti e immagini pubblicitarie. In queste opere troviamo ritratti di personaggi famosi e le prime bottigliette di Coca Cola. Successivamente adotta la tecnica della serigrafia permettendogli di riprodurre serialmente i simboli quotidiani dell'immaginario comune come icone simbolo dell'epoca in cui vive. Warhol passa quindi dai ritratti in serie dei divi di Hollywood, alle variazioni sul tema che vedono protagonisti cibi e bevande di consumo, alle sequenze dei Disasters rappresentando incidenti stradali e sedie elettriche, alle repliche di fiori dai vividi colori antinaturalistici.
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| 200 Campbell's Soup Cans |
Andy Warhol, artista a 360° nella sua vita non si occupò solo di pitture serigrafiche, era anche impegnato con il cinema come regista e attore, come editor musicale e produttore, organizzatore di serate e show musicali. Un altro aspetto di Warhol, da tenere ben presente, è la sua capacità di costruire rapporti sociali, di offrire occasioni ad un'infinità di persone e di accettare i rischi di esposizione a persone spesso non del tutto equilibrate.
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| Velvet Underground Banana's |
La Factory, così aveva chiamato il suo grande studio, era una specie di centro sociale dei giorni nostri, dove si poteva trovare chiunque a qualunque ora, dove non c'erano chiavi e preclusioni per nessuno. Ed è proprio qui che il 3 Giugno 1968 venne ferito gravemente da due spari all'addome per mano di Valerie Solanas, una radicale femminista con problemi di schizofrenia. Andy, dopo mesi d'ospedale, tornò ad affrontare la vita e la sua arte profondamente cambiato, l'accaduto lo aveva particolarmente turbato nel profondo e la paura divenne una costante di vita.
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| Cow Wallpaper |
La sua anima di spense improvvisamente il 22 Febbraio 1987, sorprendendo e sconvolgendo il mondo intero, in quanto perse la vita sotto i ferri in una banale operazione alla cistifellea. Con tutta probabilità, Warhol è da ricordare come il profeta che predisse la società assatanata e cannibale della comunicazione e del consumismo nella quale viviamo oggi e della quale non possiamo fare a meno.
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| Andy Warhol (1928-1987) |
In conclusione, vi lascio con alcune citazioni celebri dell'artista.
«Una Coca Cola è sempre una Coca Cola e non c'è quantità di denaro che possa farti comprare una Coca Cola più buona di quella che l'ultimo dei poveracci si sta bevendo sul marciapiede sotto casa sua. Tutte le Coca Cola sono sempre uguali e tutte le Coca Cola sono buone. Lo sa Liz Taylor, lo sa il Presidente degli Stati Uniti, lo sa il barbone e lo sai anche tu»
«L'idea di aspettare qualcosa la rende più eccitante»
«In futuro tutti saranno famosi per quindici minuti»
«Non pensare di fare arte, falla e basta. Lascia che siano gli altri a decidere se è buona o cattiva, se gli piace o gli faccia schifo. Intanto mentre gli altri sono li a decidere tu fai ancora più arte»
«Intervistatore: Quali vorrebbe che fossero le sue ultime parole famose? Andy Warhol: Goodbye»
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